Siamo reduci dal risultato disastroso al campionato italiano di allevamento pastori tedeschi (Agatha vom Webachtal V22 su 47 cagne in ring “Lavoro Femmine”: scippate almeno 15 posizioni, a voler essere conservativo).
Come ha commentato a caldo il mio amico Franco: tutto questo tempo, passione, impegno, soldi, km percorsi (23.000 in questi ultimi 4 mesi, solo per e con i cani!) e dedizione assoluta (24h su 24), spesi tra l’altro non a caso ma con una bellissima cagna, per poi vedersi umiliati e irrisi in questo modo, da una classifica disarmonica da cui non si trae nessun indirizzo zootecnico, stilata addirittura dal “responsabile” dell’allevamento italiano.
Cari appassionati neofiti, amanti del pastore tedesco, che volete intraprendere questo tipo di attività sportivo-agonistica-allevatoriale, vi sconsiglio di farlo se avete intenzioni “serie” o se venite da un mondo in cui “il merito” vince.
Non ne vale la pena, ragazzi. Godetevi i vostri cani a casa o in giardino, o allevate per puro e semplice divertimento, e non date troppo conto alle enunciazioni del tipo “i neofiti sono ben accetti” propinate dalle varie associazioni di razza, incluso la nostra.
Oppure partecipate a questi eventi come se andaste ad una scampagnata, ma senza investire troppo tempo e troppi soldi, e accontentatevi (anzi: siate certi!) di arrivare ultimi, e godete del solo fatto di aver visto il vostro cane su un bel prato di un campo sportivo zampettare insieme agli altri cani, facendovi scivolare addosso sia la qualifica che vi daranno, sia il piazzamento in classifica che verrà assegnato ai vostri cani.
Quanto sopra, è proprio quello che ho già iniziato a fare ieri (decidendo di non ritirare il cane dalla gara) e che farò da ora in poi.
Non ho più voglia di fare da comparsa in questo show: la mia eventuale partecipazione “impegnata” come è stata fino ad oggi, avrebbe solo il perverso effetto di legittimare ancora di più questo spettacolo fatto di sola politica…